L’isola dell’Asinara è un’isola del mar Mediterraneo, ubicata sul limite nord-occidentale della Sardegna e ricade nel comune di Porto Torres, in provincia di Sassari. Con i suoi 50 Km2 di superficie distribuiti per quasi 18 Km dallo stretto di Fornelli, a sud, fino alla punta Caprara o dello Scorno a nord, l’isola risulta molto vicina alla Sardegna quasi fosse la continuazione della penisola di Stintino. L’ambiente è rimasto intatto sia nella flora che nella fauna e comprende specie rare e in via di estinzione come il muflone, una ricca avifauna, come il gabbiano corso e il falco pellegrino, e una specie autoctona: l’asinello bianco dell’Asinara.
Già conosciuta dai romani che la chiamavano Herculis insula e successivamente nei secoli Sinuaria, per la sinuosità delle sue coste, e poi Asinara, toponimo che resiste sino ai giorni nostri. Una buona parte degli storici sono concordi sul fatto che il toponimo Asinara possa derivare dalla trasformazione successiva, durante i secoli, di diverse forme di toponimi similari, si dice ad esempio che Plinio la ricordasse come l’Insula Herculis, ma anche più avanti, nel Medioevo, si sono trovate carte nautiche con riferimenti all’isola sempre differenti: Sinuaria, Sinnara, Axinara, Azanara, Linagra, Sinarea, Sinarca. Comunque, al di là dei vari toponimi del passato pare che il nome attuale Asinara, deriverebbe quasi certamente dai famosi asinelli albini che da sempre hanno popolato l’isola.
L’isola fu punto di riferimento per tutti i naviganti che andavano dalla Spagna verso Roma o uscivano dalle burrascose Bocche di Bonifacio e fu abitata a partire dalla fine del Medioevo, da alcune famiglie di pastori sardi e di pescatori liguri: i primi incaricati alla custodia delle greggi e i secondi, invece, alle tonnare del litorale. Sulle coste, nella seconda metà del Cinquecento, furono erette e fortificate torri di avvistamento e di protezione alle stesse. Il 16 giugno del 1885 lo Stato italiano decise di installare all’Asinara una stazione di quarantena marittima internazionale e una colonia penale all’aperto. In seguito a tale decisione l’isola venne interdetta ai suoi abitanti, espropriata e di conseguenza i 500 abitanti furono costretti ad andar via e vennero “deportati” sulla terraferma più vicina, dove fondarono il borgo di Stintino.
A partire dagli anni ’70 del Novecento, nel penitenziario di massima sicurezza furono rinchiusi detenuti per terrorismo ed esponenti della criminalità organizzata. Nel 1976 il governo istituì il vincolo paesaggistico dell’isola e successivamente nel 1995, partì un importante intervento di riforestazione e nel 1997 fu istituito il Parco Nazionale dell’Asinara, seguito nel 2002 dalla creazione dell’Area marina protetta.
Sull’isola dell’Asinara e quindi nel Parco Nazionale non potete sbarcare liberamente e tantomeno portare alcun veicolo a motore, ma dovrete obbligatoriamente arrivarci e muovervi al suo interno usufruendo dei servizi offerti dai vari operatori autorizzati dal Parco, sia per quanto riguarda il trasporto che le escursioni all’interno dell’isola. Potrete raggiungere il Parco, partendo da Porto Torres con il trasporto pubblico, il traghetto Sara D, oppure da Stintino con barche passeggeri o servizi di trasporto vari. Da Porto Torres si parte dalla banchina Segni Dogana, con il traghetto Sara D della Compagnia Delcomar (Servizio pubblico di continuità territoriale), verso il porticciolo di Cala Reale. Invece, da Stintino si parte al mattino intorno alle 9,00 dal porto di Tanca Manna (porto turistico) con attracco verso uno dei tre approdi (Fornelli, Cala Reale, Cala d’Oliva), con ritorno dall’Asinara intorno alle 17,00. Attraverso ogni singolo operatore autorizzato potrete scegliere, tra visite guidate con fuoristrada, trenino o bus e biciclette; per prenotare e fare il biglietto vi dovrete rivolgere direttamente ad uno degli operatori di questi mezzi, che vi organizzeranno l’intera escursione.
L’escursione include un percorso sulle strade dell’isola, pranzo al sacco, visita alle carceri, spiagge, osservatori di fauna e mare (Osservatorio Faunistico – Tumbarino e Centro Recupero Animali Marini – Cala Reale). Nel costo è compresa la barca, il mezzo e la guida del Parco.
Nell’eventualità non vogliate usufruire delle visite guidate, vi potrete muovere a piedi o in bicicletta (la vostra o presa a noleggio) raggiungendo l’isola del Parco con i mezzi di trasporto marittimo sia a Fornelli che a Cala Reale.
Da alcuni anni è vietato portare con sé cani, gatti e altri animali da compagnia sull’isola.
Potrete visitare il Parco Nazionale dell’isola dell’Asinara anche con altre modalità, ovviamente rivolgendovi sempre agli operatori autorizzati dal Parco, e cioè: con escursioni in barca a vela, escursioni in pescaturismo, escursioni subacquee. L’escursioni effettuate nel periodo estivo in barca, con partenza da Stintino, comprendono il pranzo a bordo e la circumnavigazione dell’isola con frequenti soste nelle varie calette e doveroso tuffo rinfrescante.
Le barche sia a vela che a motore private, devono chiedere l’autorizzazione all’ormeggio.
Nell’isola troverete sia da dormire che da mangiare, infatti sono presenti in Località Cala d’Oliva: un Ostello con circa 70 posti, una Locanda con 6 camere con accluso Ristorante Ittiturismo e un Ristorante/Bar. Invece in Località Fornelli, troverete da mangiare, presso il molo, in un Chiosco.
Arricchiscono il Parco, bellezze naturali quasi intatte e spiagge di mare limpido, non tutte accessibili, però, per la balneazione. La sosta è consentita a Cala Sabina, all’estremità orientale dell’isola e nella piccola spiaggia di Cala Oliva. A mezzora di cammino da Cala Reale potrete raggiungere la Cala Trabuccato, dove sorge una torre aragonese. Nella parte più settentrionale dell’isola è riserva integrale, la Cala Sant’Andrea.
Nell’isola dell’Asinara è presente un Presidio medico-sanitario stagionale, attualmente attivo presso Cala Reale.
Per informazioni sul Parco e sugli operatori attualmente autorizzati dallo stesso, visitate il sito internet: parcoasinara.org.
Bibliografia e sitologia:
Sardegna, Guide Verdi d’Italia, Ed. Touring (2017)
www.parcoasinara.org
www.isola-asinara.it