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Orosei

(Foto da sardegnaremix.com)

 


Nella bellissima valle del Cedrino sorge Orosei che da il nome alla famosa costa della Sardegna centro-orientale. Il golfo si estende per circa 20 chilometri con un alternanza di splendidi strapiombi a picco sul mare e bellissime spiagge da Bidderosa a Cala Goloritzè.

Ad Orosei appartengono anche le piccole frazioni marittime di Sos Alinos, Cala Liberotto e Sas linnas Siccas.

Il paese di origini romane sorge su un antecedente insediamento nuragico. Durante il periodo pisano acquistò importanza grazie alla colonia dei mercanti che gestirono il porto in maniera efficiente. Diventa sede principale della curia del Giudicato di Gallura durante il quale fù eretto un castello, la torre di Sant’Antonio, la parrocchiale di San Giacomo e Gavino e Sa Prejone Vezza. Fù acquistata nel 1449 dai Guiso che trasferendosi nel centro diede inizio all’edificazione di bellissimi palazzi signorili che si possono ancora oggi ammirare nell’interessantissimo centro storico.

Più volte fu oggetto di incursioni e attacchi. L’ultimo è del 1806 sventato dalla figura leggendaria di Tomaso Mojolu che diede l’allarme gridando “A morte i Saraceni” mentre gli abitanti del paese dormivano.

 


COSE DA VEDERE

L’abitato si trova sul luogo dell’antico Fanum Carisii e divenne nell’Alto Medioevo un borgo importante circondato da torri e mura. Ricco di monumenti archeologici come i numerosi nuraghi; quello di Osalla che sorge nell’omonima cala dominando tutto il golfo; il Nuraghe Golunie, tra i più ben tenuti e, tra i più interessanti, il complesso di Sa Linnarta, con un nuraghe trilobato, numerose capanne ed una bellissima fonte sacra.

Ben conservato è il centro storico, ricco di opere di architettura rurale e di palazzi nobili. Tramite una visita guidata vi sarà possibile visitare la Parrocchiale di San Giacomo che è una delle più notevoli chiese barocche della Sardegna, i tre oratori, e la Curia Regni, nota come Prejone Vezza del XIV secolo che è ciò che rimane dell’antico castello ovvero la sua torre. La visita prosegue con Su Probanu del 1700 e il particolare complesso Architettonico di Sant’Antonio Abate che comprende la torre al centro del cortile e la chiesa romanica in pietra vulcanica che con le casette aveva funzione d’ospedale. Molto interessante è il Museo dei Teatrini Storici Don Giovanni Guiso dove all’interno dello stesso potrete ammirare anche le prime edizioni di libri di argomenti sardi, fra cui un esemplare unico del 1587.

Sono molte le spiagge che potrete visitare: la più famosa è quella di Bidderosa che si trova all’interno di un parco forestale con 500 ettari di verde e cinque calette dalla sabbia rosata che caratterizza la splendida oasi. Scendendo verso Cala Gonone troverete le spiagge Sa Curcurica, Cala Ginepro e Cala Liberotto. Proseguendo poi, anche l’insenatura de Sas Linnas Siccas e la cala di Fuile ‘e Mare con i suoi fondali di granito rosa. Da qui, per almeno sette chilometri, la costa è frastagliata sino alla foce del fiume Cedrino, sul quale è possibile praticare kayak e visitare luoghi irraggiungibili come la chiesa di San Pantaleo.

Per gli appassionati di diving e snorkeling i fondali del mare di Orosei sono di forte attrazione. Considerato tra i più bei parchi selvaggi italiani il Parco del Gennargentu e Golfo di Orosei con un paesaggio che muta a seconda del versante o del rilievo che si va a esplorare.

Molte le manifestazioni a carattere religioso, che potrete vivere nell’arco dell’anno: il Falò di Sant’Antonio che si tiene il 16 gennaio; a metà maggio si tiene la festa in onore di Sant’Isidoro con la processone dei cavalli; l’ultima domenica di maggio si svolge la processione dedicata a Santa Maria ‘e Mare dove le barche dei pescatori dal ponte sul fiume Cedrino portano il simulacro della Madonna fino alla chiesa di origine pisana che si trova alla foce del fiume.

Il patrono di Orosei, San Giacomo Apostolo si festeggia invece il 25 luglio. 

La cucina della Baronia è composta principalmente di terra con paste e zuppe, ravioli e carni, ma anche piatti di mare. Piatti tipici sono la minestra di verza e ricotta, le enormi vongole veraci e l’ottima spigola avvolta con bietola selvatica o cicorietta. Non mancano inoltre l’olio e l’ottimo vino rosso di Baronia.

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