DOVE LA TRADIZIONE È UN VALORE PREZIOSO
È a Pattada, un piccolo paese di montagna nel centro-nord della Sardegna che nascono i coltelli Giagu, seguendo il solco di un’antica tradizione artigiana di coltelli dalle classiche lame a “foglia di mirto”, divenuti meritatamente famosi.
Antichissimo strumento di lavoro di una società agro-pastorale, il coltello di Pattada è emerso tra un’infinità di utensili indispensabili al fabbisogno quotidiano, creati da pochi fabbri depositari di un’arte secolare. In questa storia si colloca il laboratorio Giagu discostandosi, però, dagli schemi, nel creare solo ed esclusivamente coltelli e valorizzando al massimo questi oggetti tra i più antichi nella storia dell’uomo. (Scoprite la storia del Coltello artigianale sardo)
Una grande esperienza e un’intelligente attenzione, sono i segreti del coltello “pattadese” realizzato dai coniugi Salvatore Giagu e Maria Rosaria Deroma, insieme ai loro figli Letizia e Adriano, in varie versioni nel loro “fraile” (bottega del fabbro) di pochi metri quadrati, dove la lavorazione avviene nel pieno rispetto della tradizione.
L’essenzialità delle attrezzature (le stesse di una volta) valorizza l’artigianale maestria con cui ogni singolo coltello viene modellato, caratterizzando così tutta la produzione Giagu. Pezzi unici ed esclusivi, famosi non solo per la particolarità delle forme e le finiture ricercatissime, ma anche per l’accurata ricerca dei materiali; di cui la natura è principale fonte.
Dai classici coltelli come la “Resolza” e l’ancora più antenata “Corrina”, ai nuovissimi “modelli depositati”, prodotti in pochi esemplari e di volta in volta numerati, come “Elica”, “Onde”, “Antico” e altri ancora.
L’esclusività e l’originalità di questi coltelli è garantita da un certificato di autenticità nonché dall’impressione sulle lame della testa del muflone e dalla scritta Giagu Pattada, marchio di fabbrica registrato.
Tradizione, quindi, precisione e perché no, arte: questi i preziosi valori dei coltelli Giagu.
COME LA TRADIZIONE VUOLE
Conservare ancora oggi i metodi dell’antica tradizione artigianale, creare oggetti esclusivi in un momento in cui la produzione in serie è sempre più diffusa, rappresenta per Giagu un vanto, un elemento di caratterizzazione. Solo così, ogni coltello diventa qualcosa di veramente unico e irripetibile.
La peculiarità dei coltelli Giagu appare evidente dalla descrizione delle fasi di lavorazione che caratterizzano la classica “Resolza”. Per questo coltello, come per tutti gli altri marchiati Giagu, è determinante l’accurata scelta dei materiali (acciaio, corno, legno o altro), nonché la loro successiva trasformazione che richiede profonda esperienza e attenta manualità.
Utilizzando martello, incudine, lima e altre attrezzature artigianali, si passa dalla lavorazione a caldo dell’acciaio per la realizzazione della lama, punzonata poi con l’esclusivo marchio, alla creazione dell’impugnatura. Anche questa fase in cui il pezzo scelto viene tagliato e, se in corno, esposto al calore del fuoco e raddrizzato, richiede particolare attenzione, affinché il materiale non venga irrimediabilmente compromesso. Si prepara, quindi, un’anima d’acciaio di rinforzo per l’impugnatura che garantisca equilibrio e solidità. Al manico viene poi fissato un anello e provata la lama per lavorare l’insieme in modo armonioso e uniforme. A questo punto la lama viene dapprima arroventata, poi immersa in un olio speciale per il raffreddamento e infine passata alla mola ad acqua. Questo elaborato procedimento, definito tempra e affilatura, serve a conferire alla lama la giusta durezza e quell’aspetto satinato voluto dalla tradizione. Un perno metallico fissa definitivamente la lama all’impugnatura che viene trattata con una pasta particolare di protezione e l’anello di congiunzione viene decorato con tipici motivi ornamentali.
Il coltello è così finito e si offre in tutta la sua bellezza e funzionalità all’ammirazione dell’estimatore.