
NURAGHE PALMAVERA
(XV-VIII sec. a.C.)
Lezioni di architettura dal passato: i Nuragici e il Nuraghe Palmavera.
Le antiche popolazioni nuragiche della Sardegna avrebbero molto da insegnarci in fatto di progettazione e architettura. Le loro imponenti costruzioni in pietra, i nuraghi, sono ancora oggi in piedi dopo millenni, testimoni silenziosi ma eloquenti di una civiltà affascinante e misteriosa.
Chi erano i Nuragici?
La civiltà nuragica si sviluppò in Sardegna a partire dal Bronzo Medio, intorno al XVII secolo a.C., e perdurò fino almeno al II secolo a.C., attraversando varie fasi evolutive. Non ci ha lasciato testi scritti, ma ci ha trasmesso un vasto patrimonio archeologico fatto di torri nuragiche, villaggi, pozzi sacri, tombe collettive e oggetti di raffinata fattura. Le loro costruzioni, realizzate senza l’uso di malta, dimostrano conoscenze avanzate in campo ingegneristico e una visione complessa della società e del territorio.
Il Nuraghe Palmavera: un esempio di architettura millenaria.
Un magnifico esempio di architettura nuragica si trova nei pressi di Alghero: è il Nuraghe Palmavera, uno dei siti più significativi del nord Sardegna. Questo complesso archeologico offre una straordinaria occasione per entrare in contatto con il mondo nuragico, osservandone da vicino le forme, le tecniche costruttive e la disposizione spaziale.
Cosa vedere nel sito archeologico.
Il Complesso nuragico di Palmavera si articola intorno a una torre principale (il nuraghe centrale), ancora in parte intatta, che domina un ampio villaggio composto da circa cinquanta capanne.
La torre centrale è racchiusa dall’antemurale, una robusta cinta muraria che la isola dal resto del villaggio.
Una delle strutture più significative dell’intero complesso è la Capanna delle Riunioni, tra le più vaste di tutta la Sardegna nuragica. Al suo interno è possibile osservare gli elementi che connotavano il cuore politico e sociale del villaggio.
Al centro della capanna si trova un suggestivo modellino in pietra di un nuraghe, collocato sopra un altare circolare. Si tratta in realtà di una riproduzione fedele: l’originale, rinvenuto proprio in questo ambiente, è oggi custodito per motivi di conservazione presso il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico “G. A. Sanna” di Sassari. La presenza di questo probabile betilo – termine con cui si definiscono gli oggetti sacri o simbolici – è una testimonianza eloquente del valore simbolico e rituale che questa capanna doveva rivestire.
Intorno al modellino si sviluppa un bancone-sedile, destinato ad accogliere le personalità più autorevoli della comunità, mentre in posizione prominente si trova un seggio-tronetto, probabilmente riservato alla figura carismatica del villaggio. Questo elemento costituisce un unicum nel panorama archeologico sardo, e dimostra ancora una volta l’eccezionale perizia artigianale e l’organizzazione sociale dei Nuragici.
Scavi e valorizzazione recenti.
Negli ultimi anni il Nuraghe Palmavera ha visto importanti novità archeologiche e interventi di valorizzazione:
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2018–2019: una campagna di scavi ha portato alla scoperta delle fondamenta di una terza torre finora sconosciuta, probabilmente distrutta in epoca nuragica. Sono stati inoltre rinvenuti nuovi reperti, tra cui resti animali, che arricchiscono il quadro conoscitivo del sito.
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2020–2021: la Regione Sardegna ha stanziato circa 150.000 € per una nuova fase di scavi e restauri, con l’obiettivo di completare lo scavo di capanne, corridoi e torri secondarie, monitorare e consolidare le strutture e migliorare i percorsi di visita.
Sul fronte della valorizzazione culturale e turistica:
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Dal 2019 è attivo un impianto di illuminazione notturna, che consente visite serali suggestive.
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Nel 2024 sono stati aggiunti un sistema di diffusione sonora, una rete Wi‑Fi dedicata e ulteriori miglioramenti nell’illuminazione, per rendere la visita ancora più immersiva e accessibile.
Questi interventi hanno reso Palmavera un sito archeologico non solo di grande interesse storico, ma anche una meta culturale moderna e coinvolgente.
Dove si trovano i reperti del Nuraghe Palmavera?
I reperti rinvenuti durante le numerose campagne di scavo condotte nel sito di Palmavera sono oggi custoditi in tre importanti musei archeologici della Sardegna:
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Il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico “Giovanni Antonio Sanna” di Sassari, dove è esposta una parte significativa del materiale rinvenuto, compreso, come già detto, il modellino originale del nuraghe rinvenuto nella Capanna delle Riunioni;
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Il Museo Archeologico di Alghero (MUSA), dove è possibile ammirare ceramiche, utensili e materiali rinvenuti sia nel nuraghe sia nelle aree del villaggio;
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Il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, dove nella sezione dedicata alla civiltà nuragica è ospitata una collezione che include anche reperti attribuiti al sito di Palmavera, come vasellame, bronzetti votivi e oggetti ornamentali, contribuendo a restituire un quadro complessivo della vita quotidiana e dell’artigianato di questa straordinaria civiltà dell’Età del Bronzo.

Informazioni pratiche per la visita.
Il Nuraghe Palmavera si trova lungo la Strada Statale 127 bis, al km 45,450, in direzione di Capo Caccia, uno dei luoghi naturalistici più spettacolari della Sardegna.
Il sito è facilmente raggiungibile in auto ed è ben segnalato.
Servizi turistici e visite guidate.
La gestione del sito è affidata alla Cooperativa S.I.L.T., attiva dal 1985 e specializzata in turismo culturale e ambientale. La cooperativa offre:
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Visite guidate al Nuraghe Palmavera e alla Necropoli di Anghelu Ruju
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Escursioni personalizzate nei dintorni di Alghero, anche su più giorni
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Biglietti combinati per più siti archeologici
Visite straordinarie alla Necropoli di Santu Pedru, disponibili solo su prenotazione e in occasioni speciali.
Eventi e attività al Nuraghe Palmavera.
Il Complesso Nuragico di Palmavera, oltre al suo immenso valore storico-archeologico, è oggi anche luogo di cultura viva, dove si svolgono eventi speciali e attività esperienziali che arricchiscono la visita e favoriscono una connessione profonda con il sito.
Tra le iniziative più apprezzate, si segnalano:
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Spettacoli teatrali e musicali al tramonto, che uniscono suggestione, suono e archeologia in un contesto unico.
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Esperienze notturne come “Palmavera sotto le stelle”, con visite guidate serali e osservazione del cielo stellato, spesso arricchite da letture poetiche o concerti.
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Laboratori per bambini e famiglie, pensati per avvicinare i più piccoli alla storia attraverso il gioco e la manualità.
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Occasioni speciali di yoga e meditazione all’alba o al tramonto, per vivere il sito in modo più intimo e contemplativo.
Molte di queste attività sono promosse e gestite dalla Cooperativa S.I.L.T., in collaborazione con enti culturali e artistici locali. Per partecipare o conoscere il calendario aggiornato degli eventi, è consigliabile consultare questo medesimo sito web, i canali ufficiali della cooperativa o il sito del Comune di Alghero.

Orari di apertura.
Il sito è aperto tutti i giorni dell’anno, tranne che il giorno di Natale:
– da Novembre a Marzo, 10:00 – 14:00;
– Aprile, Maggio e Ottobre, 10:00 – 18:00;
– da Giugno a Settembre, 10:00 – 19:00.
La Necropoli di Anghelu Ruju, segue gli stessi orari del Palmavera.
Palmavera: vivi l’archeologia con tutti i sensi.
Non limitarti a visitare un sito archeologico: vivilo.
Passeggia tra le antiche pietre del Nuraghe Palmavera, ascolta le storie sussurrate dal vento, partecipa a un evento al tramonto, respira l’atmosfera di un villaggio che ha attraversato i millenni.
Laboratori, esperienze sotto le stelle, visite serali, musica, yoga tra le rovine: ogni attività è un invito a sentire la Sardegna nuragica con il cuore, non solo con gli occhi.