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Bosa

Bosa, tra storia, fiume e colori: un gioiello unico della Planargia.


Adagiata lungo le sponde del Temo — l’unico fiume navigabile della Sardegna — Bosa è uno dei borghi più affascinanti dell’isola, incastonato tra colline, mare e storia millenaria. Ci troviamo nella Planargia, una subregione storica della Sardegna centro-occidentale nella provincia di Oristano, dove tradizione, architettura e natura si fondono in un equilibrio raro.
Si trova a pochi chilometri dal mare e a circa un’ora di auto da Alghero. Il borgo è facilmente raggiungibile sia in auto che in bus ed è perfetto come base per esplorare l’entroterra e il litorale.

✅ Un borgo tra fiume e colline.

Bosa sorprende per la sua atmosfera sospesa nel tempo. Le case colorate che si arrampicano sul colle di Serravalle, riflesse sulle acque tranquille del fiume, creano una cartolina indimenticabile. Il ponte in trachite rosa, uno dei simboli del paese, collega le due sponde del centro storico e accoglie chi arriva dalla costa.

Il quartiere medievale di Sa Costa è un dedalo di vicoli, gradinate e archi in pietra, dove ancora si respira il passato. Le facciate vivaci e i dettagli in ferro battuto raccontano storie familiari e artigiane, molte delle quali legate alla tradizione della conceria.

Immagine da bosaproloco.it

👉 Cosa vedere e fare a Bosa.

Bosa tra storia e archeologia.

Bosa è una città affascinante che racchiude in sé storia, arte, natura e tradizioni millenarie. Chi la visita ha davvero l’imbarazzo della scelta tra siti archeologici, monumenti religiosi, architetture civili, esperienze naturalistiche ed eventi da vivere tutto l’anno.

Le origini di Bosa affondano nell’antichità: nella zona di Calmedia, poco distante dal centro moderno, sono stati rinvenuti resti archeologici di età nuragica e successive tracce punico-romane. Il borgo attuale si sviluppò in epoca medievale, intorno al Castello di Serravalle, edificato nel XII secolo dalla famiglia Malaspina.

Nel tempo, la città fu interessata da numerose dominazioni: Giudicato di Torres, Aragonesi, Spagnoli e infine Sabaudi lasciarono il segno nel tessuto urbano e culturale del borgo. Le torri costiere, come la Torre Argentina, furono costruite in epoca spagnola (XVI secolo) per difendere il litorale dalle incursioni saracene.

Tra le testimonianze più antiche del territorio spiccano le Domus de Janas, antiche tombe scavate nella roccia, visibili in diverse località come Coroneddu, Ispilluncas, Monte Furru, Silattari e Tentizzos. Nei pressi di Monte Furru si trovano anche i resti di un nuraghe, a conferma dell’antica presenza nuragica nella zona. Poco distante, merita una visita il sito archeologico di S’Abba Druche, che offre interessanti spunti per scoprire il passato prenuragico e nuragico del territorio.

Tesori d’arte e spiritualità.

Il patrimonio religioso di Bosa è ricco e variegato. Il Duomo dell’Immacolata Concezione, risalente al XII secolo, colpisce per le due cupole rivestite di maioliche colorate e per il campanile in arenaria rossa. L’interno è decorato con eleganza in stile rococò, con elementi di gusto classico.

Nel cuore cittadino, sul Corso Vittorio Emanuele II, si affacciano la Chiesa del Rosario, in stile manierista, e la Chiesa della Madonna del Carmine, affiancata dall’ex convento dei frati. Quest’ultima presenta una facciata barocca imponente, che contrasta con la semplicità dell’edificio conventuale. All’interno si conservano pregiati arredi lignei e l’unico organo in Sardegna costruito dal maestro lombardo Carlo Giuliani.

Fuori dal centro abitato, immersa nella campagna, si erge la suggestiva Chiesa di San Pietro Extra muros, una delle più antiche chiese romaniche della Sardegna.

Il Castello di Serravalle: guardiano della città.

A dominare il borgo dall’alto è il Castello di Serravalle, noto anche come Castello Malaspina. Costruito nel 1112 dai marchesi di Massa e ampliato nei secoli successivi, fu a lungo fulcro militare e religioso. Ancora oggi si possono visitare i bastioni, le torri e la suggestiva cappella affrescata di Nostra Signora di Regnos Altos, risalente al XIV secolo, che custodisce un ciclo pittorico gotico catalano unico in Sardegna.

Immagine da bosaproloco.it

Architetture civili e quartieri storici

Tra le architetture civili più affascinanti ci sono le antiche concerie sulla sponda sinistra del fiume Temo, dichiarate monumento nazionale nel 1989. Un tempo situate lontano dall’abitato per via degli odori sgradevoli della lavorazione delle pelli, oggi raccontano una pagina importante della storia produttiva di Bosa. In uno degli edifici esistenti, al piano superiore, è stato creato il Museo delle Conce, dove sono esposti, oltre a documenti scritti e fotografie, alcuni dei macchinari e degli strumenti utilizzati per il processo di concia del cuoio.

A ricordo dell’inaugurazione dell’acquedotto cittadino, uno dei primi in Sardegna, nel 1881 venne costruita la grande fontana “Sa Funtana Manna”, in trachite rossa e marmo bianco.

Passeggiando nel quartiere medievale di Sa Costa, si incontrano vicoli stretti, ciottoli e lastroni in basalto che creano un’atmosfera autentica e suggestiva. Qui si respira ancora l’anima antica della città.

Musei e residenze nobiliari.

Tra le tappe imperdibili, il Museo Casa Deriu rappresenta un raro esempio di residenza signorile ottocentesca in Sardegna. Situato lungo il Corso Vittorio Emanuele II, l’edificio su tre piani conserva arredi d’epoca e ospita opere del pittore locale Melkiorre Melis ed anche mostre temporanee, dedicate all’artigianato e all’arte contemporanea. A pochi metri da Casa Deriu, in un edificio adiacente, si trova la Pinacoteca dedicata ad Antonio Atza, il più visionario e poetico tra gli artisti bosani.

Torri costiere: vedette silenziose del passato.

Sulla costa, l’Isola Rossa ospita la seicentesca Torre di Bosa, un tempo separata dalla terraferma. Costruita con una volta a cupola, era armata con cannoni e fucili per difendere la costa. Poco distante, la Torre Argentina fungeva da vedetta: vi si accedeva tramite un ingresso sopraelevato ed era collegata visivamente ad altre torri difensive lungo la costa, come Foghe, Colombargia e Ischia Ruja.

Feste religiose e riti tradizionali.

Bosa è una città profondamente legata alle sue tradizioni. Tra le feste religiose più sentite ci sono Santa Maria del Mare e Regnos Altos, celebrate la seconda settimana di settembre. Un’altra ricorrenza molto amata è la Festa di Santa Maria Stella Maris, che si svolge la prima domenica di agosto con una suggestiva processione fluviale di barche addobbate che accompagna la Madonna dalla chiesa di Bosa Marina fino alla Cattedrale.

Il 28 maggio si celebrano i patroni della città, Santi Emilio e Priamo, con riti e celebrazioni solenni.

Il Carnevale di Bosa: unico e simbolico.

Tra i riti pagani, il Carnevale di Bosa è senza dubbio uno degli eventi più singolari dell’isola. Non ci sono sfilate in maschera, ma un coinvolgente canovaccio teatrale che si sviluppa per le vie del centro.

Il martedì mattina si tiene S’Attitidu, una processione in cui le maschere, vestite di nero e con in mano una bambola, piangono simbolicamente per la sua condotta dissoluta. Chiedono alle donne del paese un po’ di latte per consolarla.

La sera, le maschere si vestono di bianco, si dipingono il volto di nero e, con un lumino o una candela, vanno alla ricerca di “Giolzi”, figura simbolica legata alla fertilità. Il Carnevale si chiude con il rogo di un pupazzo, che segna la fine dell’inverno e il ritorno alla normalità.

Malvasia, olio e itinerari del gusto.

Bosa è famosa anche per la sua eccellente tradizione enogastronomica. Spiccano l’olio extravergine d’oliva e la Malvasia di Bosa DOC, un vino dolce e aromatico che ha conquistato il palato di molti. A questo nettare è dedicato un itinerario che collega Bosa a diversi paesi produttori: Modolo, Magomadas, Suni, Tresnuraghes, Tinnura e Flussio.

Trekking, snorkeling e natura incontaminata.

Gli amanti del trekking e del birdwatching troveranno una tappa imperdibile nella Riserva naturale di Badde Aggiosu, Marrargiu e Monte Mannu, dove la flora e la fauna si mostrano in tutta la loro bellezza.

Per chi preferisce le attività marine, il Parco Biomarino di Capo Marrargiu offre fondali incontaminati e acque cristalline ideali per lo snorkeling.

La spiaggia di Bosa Marina e il Trenino Verde.

Per una giornata di relax, la spiaggia di Bosa Marina è una delle mete più apprezzate della costa occidentale. Ha ottenuto le Cinque Vele nella Guida Blu di Legambiente e offre una vista splendida sulla Torre del Porto dell’Isola Rossa, in stile aragonese.

E per chi ama scoprire il territorio in modo originale, imperdibile è un’escursione con il Trenino Verde, il suggestivo convoglio turistico che attraversa paesaggi unici e consente di esplorare Bosa e il suo entroterra con un ritmo lento e autentico.

Antiche concerie bosane – Immagine da bosaproloco.it.

✅ Perché visitare Bosa.

  • Uno dei borghi più belli d’Italia;

  • Unico borgo fluviale della Sardegna;

  • Castello medievale visitabile con panorama mozzafiato;

  • Enogastronomia d’eccellenza: Malvasia di Bosa, cucina marinara e prodotti locali;

  • Tradizioni autentiche e artigianato;

  • Atmosfera rilassata, perfetta per chi cerca bellezza e autenticità.

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