Cala Sisine

A Cala Sisine ci si arriva solo in barca dai porti di Arbatax, Santa Maria Navarrese (Baunei) o da Cala Gonone. L’escursione a piedi è possibile solo se molto allenati ed equipaggiati, si parte dalla mulattiera che scende per un tratto della Codula di Sisine, dal Supramonte di Baunei. L’accesso iniziale è dal paese di Baunei, con strada asfaltata detta Bia Maiore, verso la chiesetta di S. Pietro. Nei pressi, si imbocca la dissestata prosecuzione (non segnalata) per la Codula di Sisine, adatta alle automobili fuoristrada o meglio da fare a piedi, sino all’interno della gola, da cui si arriva  alla spiaggia in circa mezz’ora di camminata. 

La spiaggia è larga circa 200 metri e sorge sulla foce di un piccolo torrente invernale (in sardo “Codula”), che scende dalle vicine montagne dell’altopiano del Golgo. Le acque hanno sono trasparenti e di un turchese cangiante e il fondale è di sabbia a chicchi calcarei chiari e sassi arrotondati: fondale ideale per praticare lo snorkeling. In prossimità della spiaggia sono sono presenti un bar e un punto di ristoro.

Si affaccia sulla spiaggia sa rutta ‘e su Meraculu, la grotta del Miracolo, che dalle pendici di Baccu Erettili si affaccia su Cala Sisine. Visitando la ‘mistica’ bellezza del gioiello di Baunei dove la natura, in milioni di anni, ha fatto sì che si creassero diversi ambienti comunicanti, con concrezioni calcaree fantastiche. Dall’atrio, attraverso uno stretto corridoio, si arriva al vano centrale lungo circa 100 metri con colonne e sculture naturali che incantano per la loro imponenza.

Anticamente Cala Sisine era nota come portu ‘e Sisine, approdo per i carichi di carbone. A nord, infatti, potrete osservare un edificio costruito dai carbonai. Nella zona sono stati rinvenuti utensili che fanno risalire la presenza dell’uomo qui a circa 4000 anni fa.