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Castelsardo

Nel nord della Sardegna, al centro del golfo dell’Asinara, si affaccia uno tra i borghi più belli d’Italia, Castelsardo. La scelta del luogo è dovuta alla sua posizione fortunata, ricca di piccole insenature, sbarchi naturali che fungevano da approdi per gli scambi commerciali con il Mediterraneo. I Doria fondarono la fortezza nell’anno 1102 con il nome di Castel Genovese. Nell’anno 1448, dopo un assedio di oltre dieci anni, verrà conquistato dagli aragonesi cambiandone il nome in Castel Aragonese. Divenne sede vescovile nell’anno 1502 e venne costruita la Concattedrale di Sant’Antonio Abate, nel centro storico della cittadina e a picco sul mare, con un campanile ricavato da una torre antica, originariamente un faro, ricoperto da una cupola maiolicata. Solo nell’anno 1769 prenderà il nome attuale di Castelsardo, mediante Carlo Emanuele III, grazie al trattato di Londra che passò ai Savoia la città.


COSE DA VEDERE

Di importante interesse archeologico è la Roccia dell’Elefante, un enorme masso trachitico poco distante da Castelsardo. La roccia ha assunto, in seguito al processo erosivo, l’aspetto di un pachiderma e al suo interno sono state scavate due Domus de Janas di epoca neolitica, adornate con protomi taurine. Vicino alla frazione di Pedra Sciolta vi è la Domus de Janas di Scala Coperta.

Domus de Janas della Roccia dell’elefante

Numerosi i nuraghi che sembrano disporsi lungo una lingua che segue la costa, nei dintorni dei possibili approdi, come funzione di un controllo diretto. Il più significativo è il nuraghe Paddaggiu, con la torre che conserva intatta la tholos della camera interna.

Oltre alla Cattedrale, nel centro storico, troviamo l’Episcopio, residenza del vescovo, e all’interno la biblioteca con edizioni d’epoca pregiate; la chiesa medievale di Santa Maria delle Grazie, molto particolare con l’ingresso sul lato destro e priva di facciata, con una cappella che accoglie il Cristo Nero, considerato miracoloso contro le calamità che si rovesciavano sulla città; la Torre di Frigiano, alta tredici metri, avamposto difensivo del porto, costruita dagli spagnoli a metà del XVI secolo contro le incursioni dei Saraceni.

Sulla cima del promontorio che domina l’insenatura, troverete il Castello costruito dai Doria nel XII secolo.

Castello dei Doria

La struttura e le mura sono ben conservate. Si può percorrere l’antico cammino medievale delle sentinelle, dalle terrazze si può godere di un incantevole panorama e, nella parte alta del castello, abbiamo una veduta che va dall’Asinara alla Corsica, da S. Teresa al monte Limbara, dalla Gallura a Porto Torres. Le prigioni sono state adibite a sale espositive e l’interno della fortezza ospita Il Museo dell’Intreccio Mediterraneo, dedicato alla tradizione sarda con l’esposizione del meglio dell’artigianato locale che si basa soprattutto sulla lavorazione del corallo.

Molte le scogliere di roccia trachitica a picco sul mare, ma non mancano le belle calette come Cala Ostina a est della cittadina e a ovest Punta Tramontana. Le spiagge della Marina all’inizio dell’abitato e di Lu Bagnu, posta sotto pareti rocciose, presentano sabbia fine color crema e piccoli scogli piatti. Vi è la possibilità di svolgere immersioni guidate e snorkeling grazie alla presenza di diving center, noleggiare gommoni ed usufruire di servizi charter per escursioni in barca.

L’evento più importante è l’antichissima processione di Lunissanti che si svolge il lunedì dopo la Domenica delle Palme. Evento di caratura internazionale, ci catapulta nel Medioevo percorrendo le vie del centro storico al buio, rischiarato solo dalle torce appese sui muri delle case e da quelle portate dai confratelli della Confraternita di Santa Croce che custodiscono i Misteri, gli strumenti della passione di Cristo. Tre cori seguono la processione e sono oggetto di studio da parte dei musicologi.

Il 15 agosto si festeggia la Processione a Mare della Madonna dei pescatori.

Durante la Settimana Santa, significativa la “Pasquetta in Musica”, con la partecipazione di artisti jazz e pop, e il Capodanno in piazza, diventato ormai una delle più importanti manifestazioni di fine anno nell’isola, offrendo cosi al turista, che soggiorna nei rinomati hotel e negli eleganti B&B, un ulteriore svago.

La ristorazione è di qualità, grazie ad agriturismi, ristoranti e rivenditori locali, delizierete il vostro palato con le tipiche pietanze a base di carne e pesce, in particolare le Aragoste alla Castellanese, ricci, frutti di mare e la Cassola di Castelsardo.

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