Italiano English

Il Cimitero Monumentale di Bonaria: lo specchio di una città in trasformazione

Condividi

Inserito dall’ASCE (Association of Significant Cemeteries in Europe) tra i cimiteri monumentali più significativi del continente (novembre 2011), il Cimitero Monumentale di Bonaria a Cagliari, uno dei più importanti cimiteri storici in Sardegna, è un vero e proprio compendio storico-artistico che racconta l’evoluzione della scultura e dell’architettura italiana tra XIX e XX secolo. I monumenti, le cappelle e le sculture che ne adornano i viali alberati sono lo specchio fedele della società cagliaritana dell’Ottocento e del Novecento, con i suoi cambiamenti culturali, le mode e le abitudini del tempo.

Su un’area di oltre 85.000 metri quadrati, il cimitero custodisce opere di artisti come Fadda, Sartorio, Sarrocchi, Ciusa e altri ancora, attivi tra Cagliari e la penisola dalla seconda metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento. Le loro creazioni riflettono un gusto eclettico che spazia dal Neoclassicismo al Realismo, passando per il Simbolismo e il Liberty, rappresentando un’importante tappa per chi ama l’arte funeraria e la scultura ottocentesca.

La scelta del luogo non fu casuale: il cimitero si trova infatti nell’area della necropoli antica di Cagliari, utilizzata per oltre un millennio – dal IV secolo a.C. al IV secolo d.C. – dapprima dai fenici e successivamente ampliata dai cartaginesi, dai romani e dai primi cristiani. L’area si estendeva dall’alto del colle di Bonaria fino alle pendici, in quella che oggi corrisponde alla zona compresa tra via Cimitero, via Ravenna e viale Bonaria.


Uno dei viali del Cimitero di Bonaria

Un po’ di storia

Il progetto fu voluto dall’amministrazione comunale e affidato al capitano del Genio Militare Luigi Damiano. I lavori si protrassero dal 1825 al 1829 e segnarono un evento cruciale per la città. Come in tutta Europa, anche Cagliari si trovava a vivere le conseguenze dell’Editto di Saint-Cloud del 1804, che vietava le sepolture all’interno delle mura cittadine e imponeva la costruzione di moderni cimiteri monumentali a Cagliari.

Fino a quel momento, i luoghi di sepoltura privilegiati erano le chiese e i conventi, dove venivano accolti i membri del clero o le famiglie nobili, spesso tumulati in sarcofagi monumentali, mausolei o cappelle private. Accanto alle chiese si trovavano terreni adibiti a cimiteri per ecclesiastici, mentre per i cittadini comuni erano destinate le fosse comuni, generalmente vicine a ospedali o ricoveri. Queste ultime, per motivi igienici, venivano sigillate con calce viva.

A Cagliari le principali fosse comuni si trovavano nel quartiere Marina – tra via Manno, via Dettori e via Barcellona, dove oggi sorgono la chiesa di Santo Sepolcro e l’ex ospedale di Sant’Antonio – e lungo via Fossario, nel quartiere Castello. Con l’editto napoleonico, si tornò quindi all’antica pratica di collocare i cimiteri fuori dalle mura urbane.

Nel clima di rinnovamento seguito alla Restaurazione, e a seguito di una grave epidemia di colera del 1816, presero avvio i lavori del Cimitero di Bonaria, inaugurato ufficialmente il 1° gennaio 1829 con la tumulazione di Lorenzo Basciu, primo cittadino accolto nella nuova “città dei morti”.


I primi ampliamenti

Dopo appena trent’anni dall’inaugurazione, il cimitero risultava già insufficiente. Si decise quindi di affidare all’architetto Gaetano Cima il progetto di ampliamento, cui seguirono ulteriori estensioni fino a raggiungere la cima del colle.

Per far spazio alla nuova struttura venne sacrificata la chiesa romanico-pisana di San Bardilio, situata dove oggi si trova l’ingresso principale, realizzato nel 1985. In precedenza, l’entrata principale era collocata lungo via Cimitero.

La chiesa di San Bardilio in un’immagine d’epoca. Fonte “Sardegna Digital Lybrary”

Le sepolture continuarono fino al 1968, anno in cui l’amministrazione comunale decise di interrompere l’attività. Oggi si effettuano solo estumulazioni o tumulazioni legate alla modifica di cappelle o loculi acquistati prima di quella data.


Personaggi e storie

Come ogni cimitero monumentale, anche Bonaria custodisce le spoglie di figure di rilievo della Cagliari otto-novecentesca: dal celebre tenore Mario De Candia al canonico Giovanni Spano, dal pittore Giovanni Marghinotti al sindaco Ottone Bacaredda. Passeggiando tra i viali, è possibile vivere un itinerario storico a Cagliari che racconta oltre un secolo di trasformazioni sociali e culturali.

Accanto ai grandi nomi, emergono anche storie meno note ma altrettanto affascinanti: quelle di Amina e Jenny Nurchis, del piccolo Efisino, di Felicita Morganti e Caterina Devoto. Figure comuni, travolte dagli eventi, da destini avversi o vittime delle maldicenze. E poi ci sono i personaggi enigmatici legati a discipline esoteriche, come Efisio Marini e Dionigi Scano, che pur non riposando all’ombra dei cipressi, hanno intrecciato la loro vita ai segreti di Bonaria e dei suoi angoli nascosti.

Tomba monumentale di Francesca Warzee, denominata anche “l’ultimo bacio”.

Passeggiare tra arte e memoria

Oggi, camminando tra i viali alberati, il visitatore può vivere un’esperienza unica: un museo a cielo aperto dove arte, memoria e storia si fondono. Si incontrano capolavori d’arte che, nonostante l’incuria e il tempo, resistono con forza, reclamando la loro bellezza e il loro riscatto.

A Bonaria, la pietra scolpita diventa viva: morbida come le guance di un bambino strappato troppo presto all’affetto dei suoi cari, soffice come le sete delle nobildonne, vibrante di emozioni nei gesti e negli sguardi fissati per sempre nel riposo eterno. È un luogo in cui la materia si fa anima, e la memoria si trasforma in poesia.

Vuoi visitare il Cimitero di Bonaria?
👉
Partecipa al tour, insieme a Roberta Carboni!


Riferimenti Bibliografici

AA.VV, Bonaria. Il cimitero monumentale di Cagliari

M. Dadea, M. Lastretti, Memoriae. Il Museo cimiteriale di Bonaria a Cagliari

G. Spano, Guida della città e dintorni di Cagliari


Roberta Carboni è una Guida turistica, da oltre 10 anni, Storica dell’arte e Sommelier, vive a Cagliari ed appassionata di Sardegna, che ama così tanto, da tutta la vita, ed è proprio per questo che ha scelto di raccontarla, attraverso tour tematici esclusivi. In questo modo, contribuisce a far conoscere l’isola non soltanto per chi ancora non la conosce, ma anche per gli stessi sardi. I tour si svolgono sia all’interno di Cagliari, quindi nel centro storico e in altre parti della città, che nei dintorni della stessa, spingendosi anche nel sud e centro della Sardegna.

Partecipa anche tu, ai Tour tematici creati da Roberta Carboni – Guida turistica a Cagliari…


Condividi
0 0 voti
Valutazione
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Feedbacks
Guarda tutti i commenti

Vuoi entrare a far parte del nostro portale?

Vuoi aggiungere la scheda della tua attività in sardegnacountry.eu? Mandaci la tua richiesta, cliccando sul pulsante sottostante.

0
Mi piacerebbe conoscere il tuo parere, si prega di commentare.x