Un riconoscimento che fa storia.
Il 12 luglio 2025 la Sardegna ha scritto una nuova pagina della sua storia culturale: le Domus de Janas sono state ufficialmente riconosciute come Patrimonio Mondiale UNESCO, entrando a far parte dei gioielli universali dell’umanità.
Per celebrare e promuovere questo traguardo, la Regione Sardegna ha partecipato per la prima volta al World Tourism Event (WTE) 2025 di Roma (25-26 settembre), con uno stand dedicato ai suoi tesori archeologici e culturali.
Le Domus de Janas: tra mito, arte e spiritualità.
Scavate nella roccia tra il Neolitico e l’età del Rame, le Domus de Janas sono antiche tombe ipogee che raccontano rituali, credenze e visioni del mondo delle comunità preistoriche sarde.
Il loro nome evocativo, “case delle fate”, unisce la dimensione magica delle leggende popolari al fascino dell’archeologia. Con decorazioni simboliche, motivi geometrici e riferimenti religiosi, queste architetture rupestri testimoniano la profonda spiritualità dei popoli antichi.
La Sardegna al WTE 2025 di Roma.
The WTE – World Tourism Event for World Heritage Sites è l’evento internazionale dedicato alla promozione dei siti UNESCO. Nel 2025, la Sardegna è stata tra i protagonisti, con le Domus de Janas al centro della sua proposta.
Lo stand regionale presentava:
- Itinerari culturali ed esperienziali legati alle Domus de Janas;
- Ospitalità diffusa e turismo lento nei borghi vicini;
- Tecnologie immersive per rendere il patrimonio accessibile a tutti;
- I sei siti UNESCO della Sardegna, con le Domus de Janas come fiore all’occhiello;
L’Assessore regionale al Turismo, Franco Cuccureddu, ha dichiarato: “Vogliamo posizionare l’offerta UNESCO come leva di sviluppo culturale ed economico, valorizzando la Sardegna oltre il binomio mare & spiagge.”
Perché questa novità è importante per la Sardegna.
La partecipazione al WTE 2025 non è stato solo un evento di prestigio, ma un’occasione strategica per:
- Rinnovare l’immagine turistica: la Sardegna come terra di cultura, non solo di mare.
- Valorizzare i territori interni: portando visitatori nei borghi e nelle zone rurali.
- Promuovere innovazione e accessibilità: grazie a strumenti digitali e percorsi immersivi.
- Creare nuove opportunità economiche: per guide, operatori turistici e comunità locali.
Scoprire le Domus de Janas: consigli di viaggio.
Vuoi vivere l’esperienza delle Domus de Janas? Ecco alcuni siti imperdibili:
- Anghelu Ruju (Alghero) – una delle necropoli più estese;
- Sant’Andrea Priu (Bonorva) – con ambienti monumentali e affreschi medievali;
- Montessu (Villaperuccio) – necropoli panoramica tra i colli del Sulcis;
Abbina la visita ad altri siti UNESCO, come Su Nuraxi di Barumini, e scopri il lato più autentico della Sardegna soggiornando in borghi e agriturismi locali.
Conclusione.
Con le Domus de Janas finalmente riconosciute come Patrimonio dell’Umanità, la Sardegna si presenta al WTE di Roma con una nuova identità: un’isola che unisce mito, archeologia e innovazione, pronta ad attrarre un turismo più consapevole e appassionato di cultura.
👉 Un’occasione unica per guardare alla Sardegna con occhi diversi: non solo mare, ma una terra che custodisce la magia di 6.000 anni di storia.
Fonte ufficiale.
La notizia è stata pubblicata sul portale istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna:
👉 La Sardegna mette in vetrina i suoi gioielli al WTE di Roma: le Domus de Janas Patrimonio UNESCO.