L’autunno sta diventando il periodo migliore per conoscere la Sardegna. I motivi per scoprire l’isola durante questa bella stagione sono tantissimi: dal clima alle sagre, dall’escursionismo agli eventi culturali.
Perché visitare la Sardegna in autunno
La Sardegna è conosciuta soprattutto per le sue spiagge incantevoli e le acque cristalline. Per questo i flussi turistici più consistenti si registrano tra giugno e settembre, con picchi a luglio e agosto.
Ma il fascino di questa terra antica e leggendaria aumenta se ci si sposta dalle coste verso l’interno: l’autunno è decisamente il periodo migliore per visitare l’entroterra sardo.
Da fine settembre a dicembre, la Sardegna è un tripudio di colori e profumi che la rendono ancora più bella. Si dice che la Sardegna sia un continente, varia e diversa nelle sue peculiarità ambientali e naturalistiche: è vero. Le differenze si colgono nell’avvicendarsi delle stagioni, nelle tradizioni, nella cultura e nei vari dialetti.
Ecco alcuni motivi per scoprire la Sardegna in autunno.
Il cibo e le sagre: il gusto dell’autunno
Niente è meglio del cibo per raccontare un territorio. La Sardegna possiede un’incredibile varietà di prodotti locali stagionali, molti dei quali vengono celebrati attraverso le sagre, che qui prendono il nome di “cortes”.
I piccoli borghi si popolano: le case, le piazze e le vie dei centri storici si aprono ai visitatori, trasformandosi in veri e propri ristoranti all’aperto.
Una delle sagre più suggestive è quella delle castagne, che si tiene ad Aritzo negli ultimi giorni di ottobre. A Desulo, invece, tra la fine di ottobre e i primi di novembre, “La montagna produce” propone un’autentica mostra mercato con prodotti montani come salsicce, formaggi, pane e dolci.

Gli eventi culturali e tradizioni popolari
Gli eventi culturali sono un altro ottimo motivo per concedersi una vacanza in Sardegna nei mesi più freschi.
Oltre alla celebre manifestazione “Autunno in Barbagia”, che anno dopo anno continua a consolidarsi coinvolgendo un numero crescente di comuni, si svolgono numerose sagre ed eventi che uniscono enogastronomia, artigianato, cultura popolare, arte e musica.
Importantissima è anche la cosiddetta festa delle anime – “Is Animeddas” nel Campidano – che in ogni parte dell’isola assume diverse denominazioni, unendo i riti religiosi per la celebrazione dei defunti alle processioni di Ognissanti. Tra le più note: la festa de “Su Prugadoriu” a Seui, “Su Mortu Mortu” a Bosa e nel Nuorese, “Is Panixeddas” or “Is Animeddas” nel Campidano di Cagliari.

Sardegna d’autunno: vacanza più economica e accogliente
È innegabile che in autunno i prezzi calino notevolmente: non solo quelli dei trasporti, ma anche dei servizi di ricettività e ristorazione.
Il risultato? Un’accoglienza più calorosa e una vacanza rilassata, lontana dal caos di luglio e agosto.
Clima e paesaggi: la magia dei colori autunnali
Se nei mesi estivi si toccano anche i 38 gradi – pur mitigati dal vento – in autunno il clima è ideale per una vacanza all’insegna del relax. Le temperature oscillano tra i 15 e i 25 gradi, il cielo è quasi sempre sereno e le prime piogge rendono l’ambiente fresco e gradevole, regalando ai paesaggi colori nuovi e suggestivi.

Vendemmia e vini sardi
Con l’arrivo di settembre giunge anche il tempo della vendemmia, che in Sardegna si chiama sa innenna. La viticoltura è un’arte millenaria, capace ancora oggi di alimentare storie e leggende.
Secondo alcune teorie furono i Fenici e i Cartaginesi a diffondere per primi la cultura del vino in Sardegna; secondo altre, invece, furono le antiche popolazioni nuragiche a sviluppare le conoscenze enologiche.
L’intero territorio regionale è adatto alla coltivazione della vite, e ogni zona vanta una o più produzioni di qualità.
La superficie vitata in Sardegna è stimata intorno ai 30.000 ettari, e la produzione è regolata dalle direttive comunitarie che hanno favorito la coltivazione di vitigni eccellenti: Vermentino, Moscato, Cannonau, Nasco, Carignano, Malvasia and Vernaccia.

Escursioni naturalistiche e birdwatching
L’autunno è il periodo ideale per escursioni nei luoghi più selvaggi.
Chi sbarca in Sardegna tra fine settembre e inizio dicembre trova un bouquet di profumi e colori, e la possibilità di scegliere tra mille escursioni diverse.
Esistono oltre novanta aree S.I.C. (Siti di Importanza Comunitaria) che offrono infinite opportunità: dalle dolci colline del Campidano e della Marmilla ai massicci montuosi del Linas, del Gennargentu e del Limbara. È un’occasione per cogliere le essenze più pure della vegetazione che cambia e i profumi della macchia mediterranea.
Per gli amanti del trekking, mete imperdibili sono la gola di Su Gorropu, the Supramonte, Cala Goloritzé, the Gerrei e il Sulcis.

Ma non solo: la Sardegna offre anche paesaggi lacustri, palustri e spettacolari cascate immerse nei boschi.
Per chi pratica birdwatching, l’isola è un habitat naturale che ospita oltre 300 specie di uccelli, alcuni stanziali e altri migratori.
Le diverse aree S.I.C. attirano ogni anno molti appassionati, spesso accompagnati da guide esperte nel riconoscimento delle specie.
Gli stagni di Molentargius (Cagliari) e di Cabras (Oristano), l’isola di San Pietro e le lagune di Stintino (Sassari) e Platamona (Sassari) ospitano fenicotteri rosa, aironi bianchi, cicogne nere e, più raramente, germani reali e cormorani.

Scoprire la storia: siti archeologici e musei
La Sardegna è una delle terre più antiche del Mediterraneo, ricca di storia e segnata dal passaggio di molte civiltà.
Crocevia dei traffici commerciali, conserva intatte testimonianze di epoche lontane e opere d’arte contemporanee di rilievo internazionale.

Tra i siti archeologici più celebri: Su Nuraxi di Barumini, Pranu Muttedu a Goni, the Nuraghe Arrubiu di Orroli and the necropoli di Anghelu Ruju, nei pressi di Alghero.
Tra i musei più importanti: la Pinacoteca Nazionale and the Museo Archeologico di Cagliari, the Museo Sanna di Sassari, the MAN di Nuoro, the Galleria Comunale d’Arte di Cagliari, the Museo Tribu di Nuoro and the Stazione dell’Arte di Ulassai.
Da non perdere anche le residenze storiche, come la Casa di Grazia Deledda a Nuoro e la Casa di Giuseppe Garibaldi a Caprera.
Sport all’aria aperta
L’autunno è la stagione ideale anche per praticare sport, sia di terra che d’acqua.
Grazie al clima mite, fino a novembre – e spesso oltre – è possibile dedicarsi al surf, al diving e allo snorkeling, ma anche all’arrampicata, al quad e alla mountain bike.
Fare sport all’aria aperta consente di godere a pieno delle bellezze naturali, mantenendo il corpo in movimento e la mente rilassata.

Il mare in autunno
Chi dice che al mare si può andare solo d’estate non è mai stato in Sardegna.
Il mare sardo resta tiepido e piacevole anche nei mesi di ottobre e novembre.
Le spiagge, come quella di Tuerredda (Cagliari), sono meno affollate, il sole è ancora caldo e i colori autunnali conferiscono ai paesaggi tonalità straordinarie e suggestive.
Andare per funghi in Sardegna
Settembre è per eccellenza il mese dei funghi.
Anno dopo anno aumentano gli appassionati di micologia, e la Sardegna offre un habitat ideale per numerose specie.
Nei boschi di latifoglie – con foreste di castagni, sughere, lecci e roverelle – si trovano pregiate varietà di porcini e ovuli; mentre le zone sabbiose, la macchia mediterranea e le foreste di conifere ospitano molte altre tipologie.
Le aree migliori sono la Gallura, il Monte Arci, il Monte dei Sette Fratelli, la Foresta del Marganai e l’Ogliastra.
Proprio nel cuore dell’Ogliastra, ad Arzana, ogni novembre si svolge la Sagra del Porcino d’Oro, che valorizza le diverse varietà di funghi locali e richiama sempre più visitatori e turisti.

Conclusione: la Sardegna più autentica è d’autunno
Viaggiare in Sardegna in autunno significa vivere l’isola nella sua essenza: accogliente, genuina e sorprendente in ogni angolo.

Roberta Carboni has been a tourist guide and art historian for more than 10 years. She lives in Cagliari and is passionate about Sardinia, which she has loved so much, all her life, which is why she has chosen to tell its story through exclusive thematic tours. In this way, she contributes to making the island known not only to those who do not yet know it, but also to the Sardinians themselves. The tours take place both within Cagliari, i.e. in the historic centre and other parts of the city, and in the surroundings of the city, going also to the south and centre of Sardinia.
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